L’Evoluzione di un’idea. Come un corridoio salvò i Medici e un matrimonio reale!

L’Evoluzione di un’idea. Come un corridoio salvò i Medici e un matrimonio reale!

Da smercio alimentare dedicato alle carni le vie e le botteghe del ponte sisono pian piano trasformate in un crocevia del bello, con i migliori orafi europei che facevano a gara per essere presenti. E tutto questo grazie al Corridoio Vasariano…

Cento anni.
Tanto dovette aspettare il Ponte Vecchio, costruito nel 1345, per rivoluzionare e superare lo scopo per il quale fu costruito.
Per salvaguardare la pulizia del centro cittadino venne infatti imposto ai beccai, i macellai dell’epoca, di trasferire le loro botteghe ai lati della passeggiata del ponte, in modo che fossero isolati, per questioni igieniche, dai palazzi del centro. Inoltre vennero limitate a quella zona le tracce lasciate dai barrocini e dai carri dei beccai, costellate da scarti minuti delle lavorazioni della carne che portavano cattivi odori e insalubrità e che potevano ora essere smaltiti facilmente nell’Arno. Fu quindi in questo periodo che il ponte venne riqualificato a mercato cittadino delle carni ed i beccai, ottenuta la proprietà delle botteghe e dei terreni nel ponte, iniziarono a costruire delle stanzette aggettanti sul fiume, puntellandole con pali di legno. Ma l’evoluzione del bellissimo ponte fiorentino non si interruppe qui. Del 1565, infatti, è il “corridoio vasariano”, costruito dal Vasari sotto commissione di Cosimo I e avente funzione di collegamento del Palazzo Vecchio, allora come adesso centro politico e amministrativo di Firenze, con la dimora privata dei Medici, ovvero Palazzo Pitti. Questo corridoio sopraelevato, lungo un chilometro, parte da Palazzo Vecchio e passa prima per gli Uffizi, il lungarno e entra nel ponte passando sopra le botteghe del lato sinistro dello stesso per poi uscire presso la torre dei Mannelli e proseguire per l’Oltrarno fino a giungere a Palazzo Pitti. Se questa è comunque la motivazione ufficiale giunta ai nostri giorni, molto probabilmente fu un’altra la spinta che fece edificare il corridoio: questo corridoio, infatti, era destinato a non essere accessibile a tutti ma solo a pochi eletti. Questo perché i Medici, in un periodo burrascoso della loro storia, vollero preservarsi da attacchi e contestazioni e poter girare liberamente per Firenze e assurgere ai loro doveri amministrativi. La popolazione, infatti, non vedeva di buon occhio le riforme che Cosimo I apportò, rivoluzionando il sistema di governo e abolendo di fatto l’antica Repubblica Fiorentina. Inoltre non veniva vista di buon occhio l’unione tra il figlio del granduca, Francesco, e Giovanna d’Austria, evento per il quale si trovò la scusa per commissionare, appunto, il corridoio. Pochi anni passarono da questa innovazione, che Ferdinando I nel 1593 decise di far occupare le botteghe dei beccai dagli orafi e i gioiellieri cittadini, non gradendo che ci fosse un commercio così insalubre poco sotto il corridoio vasariano. Da segnalare che il Corridoio Vasariano, nei convulsi giorni della liberazione nel 1945, rimase l’unico modo di spostarsi fra nord e sud della città, come testimoniato anche nell’episodio dedicato a Firenze del film “Paisà” di Roberto Rossellini, dove la protagonista passa in incognito da una spoglia Galleria degli Uffizi piena di statue antiche impacchettate. Un ponte dalle mille e una storie collega ancora oggi Firenze, come quella di Gerhard Wolf. Ma ne parleremo in seguito…

Dati Societari

CAMERA CON VISTA S.R.L.
Viale S. Lavagnini, 18
50129 Firenze
P.I. - C.F. e R.I.: IT04581320480
Camera di Commercio di Firenze
Numero Rea: 463034
Cap. soc. deliberato, sottoscritto e versato: € 25.500